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Sansepolcro, 20 febbraio 2010
Presso un distributore di benzina, Mohamed gestisce con una socia rumena il "Bar 71".
E' venuto dalla Tunisia 25 anni fa. Racconta la sua vita, i suoi tanti lavori, gli anni alla Buitoni conclusi infelicemente con la perdita del posto e la lunga protesta delle 71 famiglie rimaste senza un futuro.
La sua patria è divisa fra Tunisia e Italia. Mentre parla, indica con un largo sorriso fuori dal locale le bandiere che sventolano nell'aria grigia del pomeriggio.
foto di Luigi Burroni
Pieve Santo Stefano, 13 febbraio 2010Ruken è una giovane curda, in Italia dal 2000 come rifugiata politica. La sua è una storia molto dura che racconta con la tranquillità di chi è convinto e consapevole delle proprie scelte.
L'assenza di libertà è uno dei tratti salienti del suo racconto, fin dall'infanzia, quando era costretta a vivere due lingue e due culture diverse, una clandestina, al chiuso delle mura domestiche, per non perdere le tradizioni del popolo curdo.
La sua esistenza di oggi è felice, ha un luogo in cui vive bene, un compagno con il quale divide la casa e l'amore per il piccolo Zerdesht.
foto di Luigi Burroni
Città di Castello, 10 febbraio 2010
Claudio Fabian è argentino, fuggito dalla sua terra in piena crisi economica, mentre faceva il poliziotto e ha deciso, con alcuni compagni, di insubordinarsi agli ordini del governo.
Dopo una separazione di sei mesi, la moglie e il figlio lo hanno raggiunto in Italia. Qui Claudio coltiva la passione per i cavalli e fa l'istruttore in una palestra dove insegna una particolare tecnica di difesa.
La sua famiglia in Italia è cresciuta e il sogno per il futuro dei suoi figli è che siano giusti.
foto di Luigi Burroni
Sansepolcro, 4 febbraio 2010
Nel piccolo negozio di Via Aggiunti che vende kebab, Faruk è il padrone della scena. Con la sua faccia sorridente sotto il berretto rosso, mette i clienti a proprio agio. Ci racconta della sua terra lontana, il Pakistan, teatro di guerra, dal quale è partito senza un lavoro.
Un'increspatura di tristezza vela il suo sorriso quando racconta dei suoi figli e di sua moglie che sono rimasti in Pakistan. Li va a trovare una volta l'anno e ogni volta è come se di anni ne fossero passati dieci. foto di Luigi Burroni
Sansepolcro, 4 febbraio 2010
Malik viene dal Pakistan. Ha aperto a Sansepolcro un punto telefonico e internet frequentato da immigrati, che ha tariffe convenienti per chiamate internazionali.
Sopra il banco che accoglie i clienti, quattro grandi orologi a cristalli liquidi segnano lo scorrere del tempo di paesi lontani: Equador, Tunisia, Romania, Marocco.Quanti intrecci di conversazioni, in lingue diverse tra famiglie divise, saranno transitate in quel luogo piccolo e denso di storie di passaggio.
foto di Luigi Burroni
martedì 2 febbraio 2010
Loubna ci aspetta nella sede della Protezione Civile del Trebbio, a Sansepolcro, dove fa volontariato. Ci accompagna a casa sua. Le pareti, da lei dipinte, sono verdi e arancioni, gli stessi colori del suo divano.Ci racconta la sua vita, la separazione dalla sua terra, la sua doppia migrazione dal Marocco a Milano e da Milano alla Valtiberina...Poi ci fa salire a casa di sua sorella Fatima che ha preparato per noi squisiti dolci, frutta secca e molto the, servito da Loubna con una tecnica sapiente, che ci incanta.foto di Luigi Burroni