Il documentario di Federico Greco presentato in anteprima a Pieve Santo Stefano il 10 settembre scorso.
*MEI [MEIG] voci migranti
con
Claudio Fabian, Ruken Kasirga, Loubna Cherkaoui Sellami,
Mohamed Sassi, Marianna Baesu
e la partecipazione straordinaria di Saverio Tutino
voce narrante Antonio Bilo Canella
scritto e diretto da Federico Greco
una produzione Fondazione Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano, Metamultimedia, No-Mad, Protezione Civile di Sansepolcro
con il contributo di Cesvot, Uncem Toscana, Regione Toscana
produzione esecutiva Filippo Massi
fotografia e montaggio Federico Greco
musica originale Angelo Vitaliano
riprese Federico Greco, Giovanni Pierangeli, Giuliano Braga
suono Simone Tizzi
consulenza Loretta Veri, Natalia Cangi
mezzi tecnici Metamultimedia, Cineteatro Roma
traduzioni e adattamento sottotitoli Sabrina Fraternali, Simone Tizzi
fotografo di scena Luigi Burroni
ricerche repertorio Orsola Sinisi, Giovanni Pierangeli
durata 50'
Italia 2010
Quattro voci diverse da quattro paesi diversi: Tunisia, Argentina, Kurdistan, Marocco. E una quinta, che le raccoglie tutte e le "osserva" da una prospettiva unica. Voci di immigrazione da culture e paesi lontani, tutte legate da un'esigenza: la libertà di vivere la propria vita e comunicare le proprie idee, a costo di sradicarsi con dolore dalla terra di appartenenza. E con un secondo tratto comune: la scelta della Valtiberina come luogo dove ricominciare. Il vocabolario etimologico dice che il termine "immigrazione" proviene dalla radice MEI [MEIG], cioè "scambio di doni", l'esatto contrario di quanto spesso pensiamo: "loro" non vengono a rubarci il lavoro. Né le donne. Né a imporci una religione diversa. Vengono a raccontarci storie di vite vissute intensamente.
Le nostre lo sono altrettanto?
Federico Greco
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complimenti per il blog!
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